ESERCIZI DI PRIMAVERA
- coreografia Virgilio Sieni
- Interpretazione e collaborazione Giulia Mureddu, Sara Sguotti, Jari Boldrini, Nicola Cisternino, Paul Pui Wo Lee, Davide Valrosso
- Musica composta e eseguita dal vivo da Naomi Berrill (violoncello)
- Luci Fabio Sajiz
- Costumi Giulia Bonaldi
Può un uomo, quando la sua vita non è che pena
Guardare il cielo e dire: così
Anch’io voglio essere. Sì. Fino a che l’amicizia
L’amicizia schietta ancora dura nel cuore
Non fa male l’uomo a misurarsi
Con la divinità. Dio è sconosciuto?
È egli manifesto e aperto come il cielo? Questo
Piuttosto io credo. Questa è la misura dell’uomo.
Pieno di merito, ma poeticamente, abita
L’uomo su questa terra. Ma l’ombra
Della notte con le stelle non è,
Se così posso osar parlare, più pura
Dell’uomo, che si chiama immagine della divinità.
C’è sulla terra una misura? No.
Non ce n’è alcuna
Poeticamente abita l’uomo - Friedrich Hölderlin
da Martin Heidegger, Saggi e discorsi
Una piccola comunità di danzatori esplora l’infinito del gesto, in un grumo di luce e in uno spazio che si forma al movimento. Regole di vita mendicante danno luogo a un paesaggio sulla vicinanza e sulla densità del vuoto. Esercizi per modellarsi al tempo del vento, della pioggia, del sole. Un prender misura dello sconosciuto che la danza annuncia in ogni istante, raccogliendo i gesti in ballate, abitati da figure prese al volo. Danze in cerchio che si succedono, articolando il tempo attraverso un ciclo di esercizi di preparazione al cambiamento, se così si può dire, alla stagione nuova.
Il luogo potrebbe essere l’apertura di un bosco, di una radura che si lascia penetrare dalla luce. Slargo nel fitto del bosco, spazio che emerge dal movimento stesso dei danzatori; “boscaioli” che si eclissano nella penombra della scena, nei margini stabiliti di volta in volta. Il lavoro richiede solo corpi, pochissima luce, che sarà come pressata dal movimento stesso dei danzatori, tra notturno, alba, crepuscolo. Questa piccola comunità si rivolge alla storia, trattenendosi con le unghie al presente per non essere spazzata via.
Esercizi di primavera si ispira alla conferenza tenuta il 6 ottobre 1951 alla Buhlerhohe da Martin Heidegger Poeticamente abita l’uomo, riflessione su una poesia tarda di Hölderlin. Lo spettacolo sospende lo sguardo verso quelle comunità scomparse, fatte sparire, schiacciate, ed è a loro che è dedicato.
Virgilio Sieni
Produzione 2013
I Teatri di Reggio Emilia
Thèȃtre de Liege (Belgio)
Compagnia Virgilio Sieni
La Compagnia è sostenuta da
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Regione Toscana
Comune di Firenze
Esercizi di primavera®2013 A.Anceschi